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mercoledì 10 ottobre 2012

THYSSEN TERNI: NEL GOVERNO ABBIAMO QUALCUNO SVEGLIO COME L'OMINO SVIZZERO DELLO SPOT?

Di questa vicenda si parla da tempo e questi sono gli ultimi sviluppi:
http://www.ilmessaggero.it/umbria/terni_acciaio_outokumpu/notizie/224701.shtml
Il destino della nostra industria nazionale (questo non è che l'ultimo episodio) appare ormai segnato. Figuriamoci poi l'indotto. Quello sarà spazzato via nel silenzio. Un disastro economico, produttivo e sociale. Eppure, qualche decennio fa, la parte più coraggiosa del Paese seppe comprendere come difendere gli apparati produttivi dal tentativo di smantellamento e distruzione di una potenza straniera occupante in ritirata fosse un dovere e un'emergenza. Non solo, invece, abbiamo perso delle infrastrutture materiali ma, quel che è più grave, siamo in mano a una classe dirigente priva di dignità e orgoglio nazionale. Ma anche in difetto di queste qualità ci accontenteremmo di furbizia, scaltrezza, abilità diplomatica al servizio, per una volta, degli interessi dell'Italia. Neppure questo. Qualcuno, tempo fa venne sbeffeggiato perchè sosteneva che le ambasciate italiane dovevano trasformarsi nei più grandi apparati di promozione dell'economia italiana all'estero. Ovviamente ci fu grande resistenza da parte del corpo diplomatico, concepito e strutturatosi per tutt'altre missioni e che intendeva continuare a lasciare agli avventurieri del commercio internazionale ogni vera iniziativa in merito, considerandola , dall'alto in basso, troppo volgare. E abbiamo perso pezzi sempre più grandi di mercato, a livello internazionale, a vantaggio di paesi più grintosi, intraprendenti e affamati. Ritardi della diplomazia, della classe politica ma anche di quella imprenditoriale, in generale e, purtroppo, anche da parte di quella di punta, più attenta agli interessi di bottega che a passare alla storia. Non ci sono stati più Mattei dopo Mattei. E ce ne accorgiamo ora. Come Paese siamo zero nell'economia mondiale, zero nelle istituzioni internazionali, salvando la faccia solo grazie alla Moda e alla dieta mediterranea. E non abbiamo scuse perchè sulla carta, dal punto di vista qualitativo (ma teorico) questo è (avrebbe dovuto essere) il governo più qualificato del dopoguerra. Viene il dubbio che i grandi personaggi che ne fanno parte , a loro volta, rapportino l'attivismo ai propri interessi privati. Ecco, forse per recuperare quanto di italiano c'è nello stabilimento di Terni, per mantenerlo integro, per interloquire con imprenditori anche esteri interessati a continuare a farlo lavorare, per creare a livello internazionale le condizioni politiche e di mercato affinchè ciò avvenga, non ci vorrebbe poi tanto. Basterebbe un Ministro dello Sviluppo Economico che avesse la stessa voglia di impegnarsi per il proprio Paese (e non questa volta solo in nome dei propri rapporti economici personali passati) che dimostra l'omino svizzero dello spot pubblicitario.

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